headerphoto

 

I farmaci dell'emergenza:

prontuario dei principali farmaci utilizzati nell'emergenza sanitaria

Dati da: www.prontuariofarmaceutico.it

 

 

Schede dei farmaci in ordine alfabetico, secondo il principio attivo:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

 

M

Nome commerciale

Principio attivo

MAGNESIO SOLFATO

MAGNESIO SOLFATO

 

Sostanza medicinale MAGNESIO SOLFATO

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Reintegratore elettrolitico, anticonvulsivante, riduce le resistenze vascolari e conduzione.

INDICAZIONI
Trattamento delle crisi convulsive nell’eclampsia.
Prevenzione e controllo degli attacchi convulsivi nella grave tossiemia gravidica. Controllo di attacchi convulsivi in corso di encefalopatia ipertensiva in corso di glomerulonefrite, specie se associati a basse concentrazioni plasmatiche di Mg++ .Trattamento di deficit acuto di magnesio associato con diversi stati patologici (sindrome da malassorbimento, alcoolismo, cirrosi, pancreatiti, acute o croniche) esprimentesi con tetania. Nella prevenzione dei deficit da magnesio nei soggetti sottoposti a nutrizione parenterale totale. Nel trattamento di stati clinici che si giovano della somministrazione di ioni magnesio, nelle aritmie ipercinetiche sopraventricolari e ventricolari.
Prevenzione delle aritmie associate con la intossicazione digitalica e della fase acuta dell'infarto del miocardio.

IMPIEGO NON CODIFICATO
Trattamento dell’asma (broncodilatatore), dell’edema polmonare, della tachicardia atriale parossistica, trattamento aritmie ventricolari e torsione di punta.

CONTROINDICAZIONI
Frequenza respiratoria inferiore a 16 atti respiratori/min., insufficienza renale oligurica, disturbi di conduzione o danno miocardico, stati comatosi. Somministrare con cautela in caso di insufficienza renale o cardiaca, in cardiopatici specie se digitalizzati, in caso di trattamento con farmaci depressori del SNC e bloccanti neuromuscolari. In gravidanza somministrare solo in caso di necessità. Non somministrare nei bambini e durante l'allattamento.
Non iniettare come tale, ma diluito opportunamente con soluzione di glucosio 5% o fisiologica.

EFFETTI INDESIDERATI
Vasodilatazione, sudorazione, ipotensione, bradicardia, aritmie, sincope, arresto cardiaco, coma, depressione respiratoria, iporeflessia, paralisi flaccida, ipocalcemia con segni di tetania, risposte febbrili, trombosi venose o flebiti, stravaso, ipervolemia, infezioni nella sede di iniezione.

INTERAZIONI
Non note.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via e.v.. La dose dipende dall'età, dal peso e dalle condizioni del paziente. La velocità di somministrazione non deve superare 1,5ml/min di una soluzione concentrata al 10%. Nella pre-eclampsia ed eclampsia grave la modalità di somministrazione deve essere la seguente: per via e.v. somministrare una soluzione di 40ml al 10% o 20ml per 3-4 min, monitorizzare la magnesiemia i cui livelli ottimali devono mantenersi attorno ai 6mg/dl. All'infusione i.v. deve seguire un trattamento i.m. fino alla cessazione del parossismo. Monitorizzare la magnesiemia, non superare i 30-40 g di magnesio solfato nelle 24 ore in presenza di normale funzionalità renale.

Indicazioni ALS (linee guida ERC 2005): il solfato di magnesio è indicato nel trattamento della FV refrattaria alla terapia elettrica in presenza di ipomagnesemia alla dose di 2g in bolo endovena e nelle tachiaritmie ventricolari in presenza di ipomagnesemia, torsione delle punte, fibrillazione atriale e intossicazione da digitale al dosaggio di 2g endovenza in 10 minuti.

 

Nome commerciale

Principio attivo

NOVALGINA

METAMIZOLO SODICO             (DIPIRONE MONOIDRATO)

 

Sostanza medicinale METAMIZOLO SODICO

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Derivato del pirazolone a spiccato effetto analgesico, antinevralgico antipiretico. L'attività analgesica si esplica sia a livello centrale che periferico. L'attività antipiretica è tanto più marcata quanto più elevata è la febbre. Ha attività antinfiamamtoria e spasmolitica sulla muscolatura liscia intestinale, bronchiale ed uterina.

INDICAZIONI
Terapia sintomatica delle affezioni febbrili, delle nevralgie, e del dolore di qualsiasi natura.

CONTROINDICAZIONI
Pazienti con precedente storia di reazioni di ipersensibilità, anafilassi o agranulocitosi, in associazione con metamizolo o con altri derivati del pirazolone.

EFFETTI INDESIDERATI
Agranuclocitosi-iperuricemia, granulocitopenia, trombocitopenia.
Transitori disturbi renali caratterizzati da oliguria od anuria, proteinuria e nefrite interstiziale. Reazioni di ipersensibilità cutanea o alle mucose degli occhi naso e gola, che, in rarissimi casi possono aggravarsi (sindrome di Stevens-Johnson o sindrome di Lyell).
Occasionalmente possono manifestarsi disturbi gastrointestinali.
In soggetti già predisposti possono verificarsi attacchi di asma.

INTERAZIONI
Può spiazzare altri farmaci antinfiammatori, anticoagulanti orali, ipoglicemizzanti orali, sulfonamidi ed altri farmaci dal legame con le proteine plasmatiche.
Il risultato può essere una netta accentuazione degli effetti farmacologici o tossici del farmaco spiazzato.
In caso di somministrazione contemporanea di ciclosporina può determinarne una riduzione dei livelli ematici.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
GOCCE:
Adulti e ragazzi oltre 15 anni: 20-40 gtt fino a 4 volte al dì.
Bambini dai 5 ai 14 anni: 10-15 gtt fino a 4 volte al dì.
Lattanti oltre i 4 mesi e bambini fino a 4 anni: 2-6 gtt fino a 4 volte al dì.

 

Nome commerciale

Principio attivo

SOLUMEDROL

METILPREDNISOLONE EMISUCCINATO SODICO

 

Sostanza medicinale METILPREDNISOLONE

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
È un corticosteroide di sintesi dotato di una intensa attività antiinfiammatoria ed anti reattiva.

INDICAZIONI
Asma bronchiale, allergopatie gravi, artrite reumatoide, collagenopatie, dermatosi infiammatorie, neoplasie del tessuto linfatico, sindrome nefrosica, colite ulcerosa, ileite terminale, pemfigo, sarcoidosi, cardite reumatica, spondilite anchilosante, anemia emolitica, porpora trombocitopenica.

CONTROINDICAZIONI
Diabete mellito. Infezioni micotiche e virali. Scompenso cardiaco congestizio. Ulcera peptica attiva.
In concomitanza di vaccinazioni con virus attenuati.

EFFETTI INDESIDERATI
Ipokaliemia, ritenzione idrosalina, osteoporosi, iperglicemia, cataratta posteriore, aumento del tono oculare, turbe dell'accrescimento e dello sviluppo nei bambini.

INTERAZIONI
Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
1 fiala i.m. al dì


Nome commerciale

Principio attivo

SUPRESOL

METILPREDNISOLONE EMISUCCINATO SODICO

 

Sostanza medicinale METILPREDNISOLONE

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
È un corticosteroide di sintesi dotato di una intensa attività antiinfiammatoria ed anti reattiva.

INDICAZIONI
Disordini endocrini, malattie del collagene, alterazioni dermatologiche, stati allergici, malattie gastrointestinali.
Può essere usato anche nelle seguenti condizioni:
-febbre reumatica acuta, neurodermite generalizzata, shock grave, stati infettivi con grave tossiemia, ustioni esofagee, controllo di gravi affezioni allergiche non rispondenti alle terpapie convenzionali.

CONTROINDICAZIONI
Infezioni micotiche sistemiche, età inferiore ai 2 anni (per la presenza di alcol benzilico), gravidanza, ipersensibilità ai componenti.

EFFETTI INDESIDERATI
Alterazioni del bilancio idroelettrico, alterazioni muscolo-scheletriche, complicanze a carico dell'apparato gastrointestinale, alterazioni cutanee, alterazioni neurologiche, disendocrinie, disturbi della crescita nei bambini, diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di un diabete mellito latente, complicazioni oftalmiche, negativizzazione del bilancio dell'azoto.

INTERAZIONI
Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai corticosteroidi. I pazienti durante il trattamento con corticosteroidi non devono essere vaccinati contro il vaiolo.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Da 10 a 125 mg al giorno. La dose iniziale dovrebbe essere somministrata per via e.v. nell'arco di 1 o più minuti. Le dosi successive dovrebbero essere somministrate per via e.v. o i.m. ad intervalli, in
relazione alla risposta del paziente.
Quando è richiesto un trattamento ad alte dosi, la dose raccomandata e 'di 30mg/kg, per via e.v. in un tempo non inferiore a 30'. Questa dose può essere ripetuta ogni 4-6 ore per un periodo di 48 ore.

 

Nome commerciale

Principio attivo

PLASIL

METOCLOPRAMIDE CLORIDRATO

 

Sostanza medicinale METOCLOPRAMIDE

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Incrementa il tono e l'ampiezza delle contrazioni gastro duodenali ed anche, ma sempre meno in senso distale, le attività motorie del digiuno dell'ileo e del colon. Non agisce sulla increzione gastrointestinale né sulle secrezioni gastrica, enterica, pancreatica e biliare.
Riguardo al meccanismo d'azione pare in grado di sensibilizzare i tessuti all'azione dell'acetilcolina. L'effetto della metoclopramide sulla motilità non dipende dalla innervazione vagale integra, ma può essere abolita da farmaci anticolinergici. Queste azioni si risolvono in un accelerato svuotamento gastrico e transito intestinale. La metoclopramide agisce anche aumentando il tono dello sfintere cardiale a riposo.

INDICAZIONI
Disturbi dispeptici in assenza di lesioni organiche del tubo digerente. Reflusso gastro esofageo.

CONTROINDICAZIONI
Gravidanza, allattamento, epilessia. Da non usarsi in caso di feocromocitoma.

EFFETTI INDESIDERATI
Addominalgie, diarrea, iperprolattinemia con galattorrea e ginecomastia.

INTERAZIONI
Può far diminuire l'assorbimento intestinale degli anticoagulanti.
È inattivata dagli anticolinergici.
Fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni possono far comparire, se associati, fenomeni extra piramidali.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Da 5 a 10 mg tre volte al dì

 

Nome commerciale

Principio attivo

IPNOVEL

MIDAZOLAM

 

Sostanza medicinale MIDAZOLAM

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Svolge un effetto sedativo ed ipnoinducente molto rapido, intenso e di breve durata. È dotato anche di un effetto anticonvulsivante e leggermente miorilassante.

INDICAZIONI
Via i.m.: premedicazione prima di interventi chirurgici.
Via e.v.: induzione e mantenimento dell'anestesia.

CONTROINDICAZIONI
Gravidanza, allattamento, miastenia grave, ipersensibilità ai componenti, grave insufficienza respiratoria, grave insufficienza epatica.

EFFETTI INDESIDERATI
Alterazioni della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e del respiro. In casi isolati: reazioni generalizzate di ipersensibilità (laringospasmo, broncospasmo, reazioni anafilattiche e cutanee), agitazione, iperattività, aggressività. Inoltre si possono verificare disturbi psichiatrici e del S.N.C. e periferico, disturbi gastrointestinali.

INTERAZIONI
Composti in grado di inibire alcuni enzimi epatici ( in particolare il citocromo P 450 III A). Cimetidina, eritromicina, diltiazem, verapamil, ketonazolo, itraconazolo possono prolungare l'effetto sedativo. Può potenziare l'azione sedativa centrale dei neurolettici, tranquillanti, antidepressivi, ipnotici, analgesici. Non assumere alcool.
Sono possibili in vivo interazioni con amiodarone, ciclosporina e neurolettici, già osservate in vitro.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Il dosaggio e la via di somministrazione dipendono dall'indicazione terapeutica per cui il farmaco è utilizzato, dall'età e dallo stato generale del paziente.

 

Nome commerciale

Principio attivo

MORFINA CLORIDRATO

MORFINA CLORIDRATO

 

Sostanza medicinale MORFINA

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Analgesico centrale stupefacente della famiglia degli oppiacei associato a sostanza parasimpaticolitica.

INDICAZIONI
Dolori cronici intensi e/o resistenti agli altri antidolorifici, in particolare dolori di origine cancerosa. Infarto del miocardio. Edema polmonare acuto.

CONTROINDICAZIONI
Grave insufficienza respiratoria. Allergia alla morfina.
Ipertensione endocranica, trattamento contemporaneo con antiMAO.
Gravidanza e allattamento.
Bambini di età inferiore a 12 anni.

EFFETTI INDESIDERATI
Sedazione e sonnolenza, depressione respiratoria, farmaco dipendenza, stipsi.

INTERAZIONI
La contemporanea somministrazione di altri agenti che deprimono il S.N.C. (alcool, anestetici generali, ipnotici, sedativi, ansiolitici, neurolettici, antidepressivi triciclici, antistaminici) può potenziare gli effetti della morfina, particolarmente quello di inibizione sulla funzione respiratoria. La morfina, inoltre, può ridurre l'azione dei diuretici e potenziare gli effetti degli agenti di blocco neuromuscolare e dei miorilassanti in genere.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Nel dolore acuto: per iniezione sottocutanea o intramuscolare, alla dose di 10 mg da ripetere, se necessario, ogni 4 ore; nel dolore post-operatorio, per iniezione epidurale, alla dose di 2 - 4 mg.
Nell'edema polmonare acuto: per iniezione endovenosa lenta (2 mg/min), fino a 5 -10 mg.
Nell'infarto del miocardio: per iniezione endovenosa lenta (2 mg/min), 10 mg seguiti, se necessario, da altri 10 mg.
La durata del trattamento con morfina richiesta da ciascun paziente varia in rapporto all'intensità della sintomatologia dolorosa ed al tipo di patologia.

 

N

Nome commerciale

Principio attivo

NARCAN

NALOXONE CLORIDRATO

 

Sostanza medicinale NALOXONE

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
È un antagonista degli stupefacenti naturali e sintetici per meccanismo competitivo a livello dei recettori su cui agiscono le sostanze morfinosimili. Non possiede proprietà agoniste (morfinosimili).
In soggetti che non abbiano assunto stupefacenti non manifesta alcun effetto farmacologico. A seguito della somministrazione per via endovenosa, la sua attività è evidente dopo 2 minuti
La comparsa della sua attività è lievemente ritardata se il prodotto viene somministrato per via sotto cutanea o i.m.

INDICAZIONI
Antidoto nel trattamento delle intossicazioni acute da analgesici, narcotici.

CONTROINDICAZIONI
Gravidanza.

EFFETTI INDESIDERATI
Nessuno, salvo sindrome da astinenza.

INTERAZIONI
Non note.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via endovenosa, intra muscolare o sotto cute: 0,4 mg = 1 ml.
La sua durata d'azione può essere inferiore a quella della sostanza oppiacea di cui si vuole eliminare l'effetto, si può quindi rendere necessaria la somministrazione di un ulteriore dose dopo 20 - 30 minuti (se in vena), dopo 2 - 3 ore (se in muscolo).

Indicazioni ALS (linee guida ERC 2005): l'utilizzo del naloxone è indicato nelle intossicazioni da oppiacei alla dose di 400-800mcg endovena ripetibili, se necessario, ogni 2-3 minuti fino alla dose massima di 10 mg.

 

 

Nome commerciale

Principio attivo

ADALAT

NIFEDIPINA

 

Sostanza medicinale NIFEDIPINA

MONOGRAFIA
MECCANISMO D’AZIONE
Calcioantagonista, inibisce selettivamente il flusso del calcio a livello coronarico e del muscolo cardiaco. Interviene direttamente sul metabolismo energetico del miocardio, diminuisce le resistenze coronariche e periferiche e riduce il fabbisogno di ossigeno nel muscolo cardiaco. Aumenta pertanto la resistenza cardiaca agli sforzi, previene lo spasmo coronarico e diminuisce la frequenza delle crisi sintomatiche e asintomatiche della cardiopatia ischemica.

INDICAZIONI
Cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa.

CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno dei componenti del prodotto. Marcata stenosi aortica. Gravidanza e allattamento. Terapia concomitante con rifampicina. Angina instabile e dopo infarto del miocardio recente (almeno 4 settimane dall'infarto del miocardio). Prudenza in caso di ipotensione, manifesta insufficienza cardiaca ed in pazienti in trattamento con farmaci beta bloccanti o farmaci ipotensivi. Deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica.

EFFETTI INDESIDERATI
In più dell'1% dei casi: astenia, vasodilatazione, palpitazioni, nausea, edema periferico, capogiro, cefalea.
In meno dell'1% dei casi: sintomatologia simil-anginosa, tachicardia, ipotensione, dolore toracico, stipsi, diarrea, mialgia, irritabilità, parestesia, tremore, vertigine, prurito, rash, alterazione della vista, dispnea, aumento dell'escrezione urinaria giornaliera.
Sporadicamente: iperglicemia, disturbi gastroenterici, alterazione degli indici di funzionalità epatica, orticaria, dermatite fotosensibile, porpora, iperplasia gengivale, agranulocitosi, ginecomastia, eritromelalgia, dermatite esfoliativa.
Occasionalmente: anemia, leucopenia, trombocitopenia, epatite, aumento della fosfatasi alcalina, LDH, disturbi della sfera sessuale, ipotensione, pirosi gastrica, flatulenza, insonnia, crampi intestinali, congestione nasale, tosse, asma, mal di gola, febbre, brivido, sudorazione, rigidità e infiammazione articolare, reazione anafilattica.

INTERAZIONI
Potenzia l'effetto degli altri ipotensivi, accentua l'effetto inotropo negativo dei beta bloccanti, degli anti aritmici e della digitale. Potenzia l'effetto antianginoso della trinitrina e dei nitroderivati.
L'induzione enzimatica provocata dalla rifampicina non consente di ottenere livelli plasmatici efficaci di nifedipina. Si raccomanda particolare cautela quando si somministri in associazione a solfato di magnesio per via endovenosa a causa di possibile eccessiva caduta pressoria.
In singoli casi durante la contemporanea sommnistrazione di nifedipina e chinidina sono stati osservati livelli ridotti di chinidina, oppure dopo la sospensione di nifedipina, un netto aumento dei livelli plasmatici di chinidina. Il diltiazem diminuisce la clearance della nifedipina. L'assunzione contemporanea di succo di pompelmo inibisce il metabolismo ossidativo della nifedipina con conseguente aumento della sua concentrazione plasmatica.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
1-2 cpr al giorno, fino a un massimo di 60mg al giorno, a seconda della patologia.

 

Nome commerciale

Principio attivo

PERGANIT

NITROGLICERINA

 

Sostanza medicinale NITROGLICERINA

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Vasodilatatore usato nelle malattie cardiache

INDICAZIONI
Angina instabile, angina variante, angina di Prinzmetal. Insufficienza ventricolare sinistra acuta susseguente o meno ad infarto miocardico acuto in particolare con elevata pressione di riempimento e con gettata cardiaca ridotta. Edema polmonare acuto e pre-edema polmonare. Crisi ipertensiva.

CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità alla nitroglicerina ai nitrati organici in genere o ad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma ad angolo chiuso; insufficienza circolatoria acuta (shock cardiogeno, collasso cardiocircolatorio); ipotensione arteriosa sistemica (pressione sistolica inferiore a 100 mmHg, pressione diastolica inferiore a 60 mmHg);- pericardite costrittiva;- tamponamento cardiaco;-
cardiomiopatia restrittiva;- infarto miocardico acuto con bassa pressione di riempimento, eccetto che nei reparti di terapia intensiva sotto monitoraggio emodinamico continuo. Il sildenafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la sua co-somministrazione con nitrati organici è controindicato. Il trattamento con nitroglicerina per infusione venosa, va effettuato esclusivamente in ambiente ospedaliero sorvegliando la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e lo stato clinico dei pazienti. Nei pazienti gravi monitorizzare la pressione venosa centrale e/o la pressione polmonare e la portata cardiaca e tenere sotto controllo elettrocardiografico. Va usata estrema cautela:- in pazienti con traumi e con emorragia celebrale;- in caso di infarto miocardico acuto associato a ipertensione e/o tachicardia e/o insufficienza cardiaca congestizia;- ipovolemia;- ipotensione posturale;- ipertiroidismo.
Durante i primi tre mesi di gravidanza e durante l'allattamento, il farmaco va somministrato solo nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.

INTERAZIONI
L'etanolo può esaltare la risposta della nitroglicerina; i vasodilatatori, gli antipertensivi ed i diuretici aumentano l'effetto ipotensivo. La dilatazione periferica della nitroglicerina viene ostacolata dalla somministrazione di indometacina. La co-somministrazione di sildenafil
potenzia l'effetto ipotensivo dei nitrati organici

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
La soluzione di Nitroglicerina iniettabile è prevista per somministrazione endovenosa goccia a goccia oppure con l'impiego di un dispositivo automatico per infusione. L'infusione, che può essere sia ulteriormente diluita sia non diluita, è pronta per la pompa per infusione. La posologia va stabilita secondo la necessità individuale del singolo paziente e secondo la risposta dei parametri da monitorare. Secondo le esperienze fin qui riportate, il dosaggio è compreso tra 0.5 e 6 mg/ora.

Spiccata caduta pressoria specie in soggetti con labilità cardiovascolare, tachicardia, lipotimia, pallore con vomito e sudorazione. Talora può verificarsi cefalea che tende a scomparire con la prosecuzione del trattamento.

 

O

Nome commerciale

Principio attivo

SYNTOCINON

OXITOCINA

 

Sostanza medicinale OXITOCINA

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Ormone ipofisario di sintesi, a differenza dell'ormone naturale non possiede vasopressina, e quindi non esplica effetti secondari sulla pressione arteriosa e sulla diuresi.
Agisce direttamente sui recettori della muscolatura liscia uterina al momento del parto, come pure sulla ghiandola mammaria aumentando o inducendo l'eiezione del latte.
L'accellerazione del parto indotta da detto farmaco è ampiamente documentata.

INDICAZIONI
Induzione medica del travaglio di parto.
Emorragie post partum.

CONTROINDICAZIONI
Inerzia uterina ipertonica, sproporzione cefalo pelvica.
Anomalie della presentazione, eccessiva distensione dell'utero (gravidanze multiple, poliidramnios, pluripare anziane).
Pregresso taglio cesareo. Tossiemia grave.

EFFETTI INDESIDERATI
Effetto anti diuretico, stato convulsivo epilettiforme, ipoelettrolitemia.
Reazioni anafilattiche.

INTERAZIONI
Le prostaglandine possono potenziarne l'effetto.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE

Per infusione endovenosa sotto stretto controllo ostetrico.

 

P

Nome commerciale

Principio attivo

POTASSIO CLORURO

POTASSIO CLORURO

 
Sostanza medicinale POTASSIO CLORURO

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Reintegratore elettrolitico.

INDICAZIONI
Nel trattamento delle deficienze di potassio quando la reintegrazione per via orale non è possibile.

CONTROINDICAZIONI
Ipercaliemia, ritenzione di potassio. Somministrare con cautela in cardiopatici specie se digitalizzati, nell'insufficienza renale e surrenale, in soggetti con paralisi periodica familiare e miotonia congenita, nelle prime fasi post-operatorie. In gravidanza somministrare solo in caso di effettiva necessità. Nei bambini non sono state determinate la sicurezza e l'efficacia.

EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi gastrointestinali e neuromuscolari, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale, ipotensione, aritmie, disturbi della conduzione, scomparsa dell'onda P, allargamento del QRS nel tracciato elettrocardiografico e arresto cardiaco, risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti, stravaso, ipervolemia.
Infusioni troppo rapide possono causare dolore locale.

INTERAZIONI
Non note.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via e.v.. La dose dipende dal peso, dall'età e dalle condizioni cliniche del paziente, considerando il fatto che il fabbisogno giornaliero ordinario di potassio è nell'adulto circa 40-80 mEq e nel bambino 2-3 mEq/kg e la dose totale per l'adulto non deve superare i 200 mEq/die. In condizioni di urgenza non superare la velocità d'infusione di 40 mEq/ora, sotto monitorizzazione ECG e non superare la dose di 400mEq/die.

 

Q

R

Nome commerciale

Principio attivo

RINGER ACETATO

SODIO CLORURO / POTASSIO CLORURO / CALCIO CLORURO / SODIO ACETATO

 

Sostanza medicinale ELETTROLITI

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Reidratante, reintegratore elettrolitico, alcalinizzante.

INDICAZIONI
Terapia sostitutiva delle perdite di fluidi extracellulari ed elettroliti, quando è necessario correggere stati acidosici lievi e moderati ma non gravi.

CONTROINDICAZIONI
Concomitante trasfusione di sangue usando la stessa via venosa, a causa del rischio di pseudoagglutinazione, ipercaliemia, ritenzione di K, ipercalcemia, grave insufficienza epatica. Usare con cautela in caso di: scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave, edema
con ritenzione salina, trattamento con farmaci ad azione inotropa cardiaca o con farmaci corticosteroidei o corticotropinici. In gravidanza somministrare solo in caso di necessità. Nei bambini la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate.

EFFETTI INDESIDERATI
Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti, necrosi tissutale.

INTERAZIONI
Farmaci corticosteroidei o corticotropinici, farmaci ad azione inotropa cardiaca.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via e.v.. La dose dipende dal peso, dall'età e dalle condizioni cliniche del paziente.

 

S

Nome commerciale

Principio attivo

BRONCOVALEAS

SALBUTAMOLO

 

Sostanza medicinale SALBUTAMOLO

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Agonista selettivo dei recettori beta 2 adrenergici a lunga durata d'azione con effetti broncodilatatori.

INDICAZIONI
Asma bronchiale. Broncopatia ostruttiva con componente asmatica.

CONTROINDICAZIONI
Gravidanza. Nei pazienti con malattie quali: coronaropatie, aritmie, ipertiroidismo, feocromocitoma, diabete, ipertrofia prostatica, ipertensione arteriosa e nei pazienti affetti da glaucoma.

EFFETTI INDESIDERATI
Tremore, cefalea, cardiopalmo.

INTERAZIONI
Di norma i farmaci beta 2 stimolanti e i betabloccanti non selettivi, come il propranololo, non devono essere prescritti contemporaneamente.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Due spruzzi 3-6 volte al dì

 

Nome commerciale

Principio attivo

SODIO BICARBONATO 8,4%

SODIO BICARBONATO

 

Sostanza medicinale ELETTROLITI

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Reidratante, alcalinizzante.

INDICAZIONI
Nel trattamento degli stati di acidosi metabolica e nelle intossicazioni da barbiturici, salicilati, alcool metilico, nelle sindromi emolitiche, nelle sindromi rabdomiolitiche e nelle iperuricemie. È indicato nelle perdite intestinali di bicarbonato (diarrea) e nello shock.

CONTROINDICAZIONI
Alcalosi metabolica o respiratoria, specie se ipocloremiche. Usare con cautela in caso di scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave, stati clinici associati ad edemi e ritenzione idrosalina.
In gravidanza usare solo in caso di effettiva necessità. Nei bambini non sono state determinate la sicurezza e l'efficacia. Non usare come veicolo per noradrenalina e dobutamina.
Controindicato nelle ipernatriemie e nelle pletore idrosaline.

EFFETTI INDESIDERATI
La somministrazione continua senza aggiunta di potassio può causare ipocaliemia. Alcalosi metabolica, ipernatriemia, cellulite chimica con necrosi tissutale, episodi febbrili, infezioni nella sede di iniezine, trombosi venose o flebiti.

INTERAZIONI
Farmaci corticosteroidei o corticotropinici. Non aggiungere a soluzioni contenenti calcio. Non usare come veicolo per noradrenalina e dobutamina.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via e.v.. La dose dipende dall'età, dal peso e dalle condizioni cliniche del paziente. Nelle forme subacute e croniche di acidosi metabolica somministrare da 2 a 5 mEq di bicarbonato per kg di peso durante 4-8 ore. Nei bambini, in caso di necessità, somministrare molto lentamente e non più di 8 mEq/kg di peso corporeo per evitare diminuzione della pressione cerebrospinale e possibili emorragie intracraniche. Si consiglia di non ottenere una piena correzione dell'acidosi
nelle prime 24 ore, per evitare un'alcalosi legata ad un successivo ipercompenso respiratorio.

Indicazioni ALS (linee guida ERC 2005): il bicarbonato di sodio 8,4% è indicato nel trattamento dell'iperpotassiemia pericolosa per la vita o arresto cardiaco associato a iperpotassiemia e intossicazione da antidepressivi triciclici, alla dose di 50 ml endovena.

 


Nome commerciale

Principio attivo

SOLUZIONE FISIOLOGICA – SODIO CLORURO 0,9%

SODIO CLORURO

 

Sostanza medicinale ELETTROLITI

MONOGRAFIA
MECCANISMO D'AZIONE
Reintegratore elettrolitico.

INDICAZIONI
Terapia degli stati patologici in cui è necessario reintegrare l'osmolarità fornendo ioni sodio e cloro.

CONTROINDICAZIONI
Ipernatriemia. Usare con cautela in casi di scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici associati ad edemi e ritenzione idrosalina; in pazienti in trattamento con farmaci corticosteroidei o corticotropinici, in gravidanza. Nei bambini non sono note la sicurezza e l'efficacia.

EFFETTI INDESIDERATI
Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti.

INTERAZIONI
Non note.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE
Per via e.v.. La dose dipende dal peso, dall'età e dalle condizioni cliniche, quadro elettrolitico ed osmolarità del paziente, in rapporto al deficit calcolato di sodio.


 

 

T U V W X Y Z

 

Vai ai farmaci da A a L